Due giovani lavoratori, ragazzi solari, amanti della vita, sono morti durante la notte sull'autostrada A1 a bordo del bus che guidavano. La nostra città dovrà dire addio ad Alberto Vella e Daniel Giudice. Anche io perdo delle persone cui mi legava una sincera amicizia". Lo ha detto il sindaco di Favara (Agrigento), Antonio Palumbo nel commentare la tragedia di questa notte, l'incidente nei pressi di Roma che ha visto scontrarsi un bus della Patti Tour che trasportava una cinquantina di migranti in direzione Piemonte ed un tir. Scontro che ha ucciso i due autisti del bus, che si davano il cambio: Alberto Vella, di 35 anni, e Daniel Giudice, di 32, entrambi favaresi. "Quando le salme torneranno a Favara sarà proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali. Sono vicino alle loro famiglie" ha concluso.
L'incidente è avvenuto alle 2.25 sulla A1 tra Guidonia Montecelio e Roma nord, all'altezza dell'area di servizio Mascherone. Il pullman si è ribaltato. Sono state inviate 10 ambulanze e due automediche. Tra i feriti due sono stati trasferiti in codice rosso al Gemelli ed all'Umberto I, otto in codice giallo distribuiti in vari ospedali. Altri 35 migranti sono stati visitati, ma non trasportati in ospedale perché illesi: sono stati quindi affidati alla prefettura.
Di fatto quello di stanotte, nei pressi di Fiano Romano, è stato a tutti gli effetti un incidente sul lavoro. Alberto Vella e Daniel Giudice erano partiti alle 10 di ieri, dalla tensostruttura di Porto Empedocle dove avevano fatto salire sul pullman una cinquantina di migranti da trasferire in Piemonte. Due autisti morti e 25 migranti feriti, alcuni in modo grave, in uno schianto ancora tutto da decifrare. I migranti, una cinquantina circa, erano sull'autobus della Patti tour di Favara che ha un contratto con la Prefettura di Agrigento.
I funzionari della Prefettura di Agrigento si sono sincerati, già stamattina, sull'orario di partenza del pullman della Patti tour di Favara che, durante la notte, ha avuto un incidente con un mezzo pesante lungo l'autostrada A1, in provincia di Roma. "Talvolta capita che siamo costretti a far aspettare i pullman, che dovranno trasferire i migranti, anche per diverse ore prima di partire, magari perché manca qualcuno o un documento - hanno spiegato dalla Prefettura all'Agenzia Ansa - . In questo caso, il bus era partito in orario, gli autisti avevano rispettato i regimi di riposo e pausa previsti dalla legislazione. La causa dell'incidente può essere stata anche stanchezza, ma certamente non addebitabile ad un errore della ditta o ad un nostro trattenimento eccessivo. Siamo sconvolti anche noi che quotidianamente ci confrontiamo, fra gli altri, con le ditte di autolinea e con i loro lavoratori".