attraverso il taglio di alberi d'ulivo. Ad essere preso di mira, questa volta, è stato un funzionario comunale di un paese della provincia di Agrigento il cui terreno, invece, è sito a Sciacca, in contrada Quarti Santa Domenica. Ad essere tagliati ben 30 alberi d'ulivo per un danno economico che si stima intorno ai 2 mila euro. Una volta scoperto il raid, il professionista si è rivolto, ovviamente, alle forze dell'ordine denunciando l'accaduto.
I Carabinieri della stazione di Caltabellotta hanno aperto subito le indagini, ma sembra difficile poter risalire ai malviventi sia perché quasi certamente il danneggiamento è avvenuto di notte sia perché nessuno, nei paraggi, sembra aver visto o notato nulla di strano o di sospetto. Inoltre in zona non sembrano essere presenti telecamere di videosorveglianza.
Obiettivo dei Carabinieri è anche quello di capire il contesto in cui sarebbe avvenuta l'intimidazione, ossia se il funzionario abbia, negli ultimi tempi, ricevuto minacce di qualsiasi tipo, sappia motivare questo gesto o possa avere dei sospetti su qualcuno. Secondo la ricostruzione fornita agli inquirenti, il danneggiamento alle piante di ulivo sarebbe avvenuto tra il 15 e il 18 settembre, periodo durante il quale il proprietario non si sarebbe recato presso il suo fondo agricolo. A quanto pare, ad avvenuto sopralluogo, non vi sarebbero tracce di nessun tipo che possano ricondurre all'autore o agli autori del raid. Le indagini sono in corso, coordinate dalla Procura di Sciacca e, al momento, non filtrano indiscrezioni di nessun tipo circa presunti responsabili o movente.
In provincia di Agrigento, negli ultimi mesi, sono stati numerosi i danneggiamenti perpetrati attraverso il taglio di alberi d'ulivo o di vigneti con casi analoghi, rimasti al momento irrisolti, avvenuti a Canicattì, Licata, Burgio, Calamonaci e in altri comuni.