ha riconosciuto il vizio totale di mente al bidello di 47 anni Adriano Vetro, reo confesso dell’omicidio del cardiologo di 62 anni Gaetano Alaimo, ucciso con un colpo di pistola nel suo ambulatorio di Favara lo scorso 29 novembre.
Secondo quanto ricostruito con le telecamere di sorveglianza e la testimonianza della segretaria dell'ambulatorio davanti alla quale sarebbe stato commesso l'omicidio, Vetro ha atteso che il medico arrivasse nel suo studio per ammazzarlo, sparandogli alle spalle.
Il pm Elenia Manno gli contesta la premeditazione e i futili motivi, ossia il mancato rilascio di un certificato necessario per il rinnovo della patente. Ma anche di avere usato un'arma clandestina risultata rubata nel 1979. I difensori, gli avvocati Santo Lucia e Sergio Baldacchino, hanno chiesto alla Corte di disporre una perizia per fare luce sulle condizioni psichiatriche dell'imputato e il perito ha riconosciuto un vizio totale di mente.
L'avvocato Giuseppe Barba, che assiste alcuni familiari della vittima che si sono costituiti parte civile, aveva chiesto alla Corte la ricusazione della psichiatra, invitandola a non deporre, perché avrebbe anticipato un giudizio sulle capacità mentali dell'imputato nella qualità di dirigente medico dell'Asp