che due anni prima del tragico gesto era stata costretta a subire violenza sessuale di gruppo mentre venivano filmate le scene, oltre ai due giovani che sono già stati rinviati a giudizio, con l'accusa di violenza sessuale e produzione di materiale pedopornografico, ci sono anche due ragazzi che all'epoca dei fatti erano minorenni. L'udienza preliminare nei loro confronti si terrà martedì prossimo, davanti al gup Antonina Pardo. Il pm della procura del tribunale dei minorenni di Palermo, Massimo Russo, a metà settembre scorso, ha chiesto infatti il processo per i due che oggi hanno 26 anni ma che, all'epoca, fra il 2014 e il 2015, non erano ancora maggiorenni.
La squadra mobile di Agrigento, indagando sul suicidio, avvenuto il 18 maggio del 2017, dopo avere scartato alcune piste come quella delle sette sataniche, è risalita ai video che immortalavano la diciassettenne mentre faceva sesso di gruppo con quattro ragazzi.
I quattro giovani - è l'atto di accusa dei pm della procura di Palermo Luisa Bettiol e Giulia Amodeo - avrebbero abusato delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della ragazza "legata al consumo di sostanze alcoliche". Alla vittima sarebbe stato intimato di restare ferma e non si sarebbero arrestati neppure davanti all'espresso rifiuto della quindicenne che, sostiene l'accusa, ha pronunciato frasi dal contenuto inequivocabile. "Non voglio", "non posso", "mi uccido", "no, ti prego.. mi sento male".