Non temeva di essere scoperto a Campobello di Mazara, Matteo Messina Danaro, che mentre era ricercato da 30 anni, andava a salutare, il sabato mattina, la maestra Laura Bonafede con la quale, secondo i magistrati, aveva una relazione. Passava davanti a casa dell'insegnante nella centralissima via Roma. E non immaginava che lì davanti erano piazzate le telecamere della polizia. Ma il superlatitante non venne identificato. La foto è stata pubblicata oggi da Repubblica.
E ora quelle immagini, recuperate e consegnate dalla polizia alla procura di Palermo dopo l’arresto del boss, effettuato dal Ros il 16 gennaio, sono diventate un’altra prova contro Laura Bonafede: il procuratore aggiunto Paolo Guido e i sostituti Gianluca De Leo e Pierangelo Padova hanno depositato alcuni frame al tribunale del riesame, che ha confermato il carcere per la maestra, figlia del capomafia del paese, ma comunque "una donna stimata a scuola, per le sue lezioni sulla legalità, la pace, la giustizia", dice chi l'ha conosciuta. Nelle immagini poi si vede, il boss che si allontana da casa della donna dopo oltre un'ora dal suo arrivo, riprende la Giulietta che si ferma qualche secondo davanti all’abitazione della maestra. Lei non si muove, con lo sguardo segue ancora l’auto che si allontana. Poi rientra in casa.