Oltre ai problemi di inquinamento che da qualche settimana interessano nuovamente il lago Arancio, da stamattina è stato sospeso il prelievo dell’acqua a scopo irriguo anche dalla diga Garcia.Una ulteriore batosta per il mondo agricolo considerata l’assenza di pioggia e le temperature che rimangono elevate.
Agricoltori che sono sul piede di guerra anche perché non hanno alcuna notizia certa su quando riceveranno l’acqua e potranno procedere all’irrigazione. Una protesta è già stata annunciata da Copagri per mercoledì mattina. Nella sede del Consorzio di Bonifica di contrada Baiata gli agricoltori porteranno anche trattori e altri mezzi agricoli.
Sulla vicenda dell’inquinamento del Lago Arancio questa mattina è intervenuto anche il consigliere comunale Calogero Bono che rimarca le
conseguenze disastrose per l’economia agricola del territorio in quanto non solo Sciacca ma anche diversi territori del belice sarebbero totalmente privati dell’acqua per usi irrigui.
Occorre nell’immediato trovare una soluzione che consenta di utilizzare le acque del lago arancio, anche tentando una forma di irrigazione solo sottotraccia con la stessa acqua inquinata, come avvenuto in passato. Ed è all’ amministrazione comunale di Sciacca che il consigliere di Fratelli d’Italia chiede, unitamente al Consiglio Comunale e ai deputati, di aprire un tavolo di discussione che porti alla soluzione del problema.
L’assessore all’agricoltura Francesco Dimino annuncia che questa sera verrà portato all’esame del Consiglio Comunale un documento a sostegno della richiesta degli agricoltori di poter riprendere subito la campagna irrigua.