che ha portato alla notifica di 21 provvedimenti restrittivi. 17 le persone finite in carcere, 4 ai domiciliari. Tra le persone coinvolte l’ex vice sindaco di Custonaci Carlo Guarano arrestato e tradotto in carcere con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo quanto emerso dalle indagini sarebbe stato eletto con i voti delle cosche mafiose e sarebbe stato punto punto di riferimento di cosa nostra durante la sua attività amministrativa. In una delle intercettazioni telefoniche, del 22 maggio de 2022, Guarano imprecava e si lamentava delle commemorazioni per la strage di Capaci. In un’altra delle intercettazioni invitava ironicamente chi aveva realizzato la targa per l’intitolazione dell’aula consiliare al giudice Caponnetto a farsi pagare dal magistrato deceduto. Non solo il vice sindaco. L’inchiesta della Direzione Investigativa Antimafia, della Polizia di Trapani e del nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Trapani vede indagati a piede libero anche l’ex sindaco di Custonaci Giuseppe Morfino e un consigliere comunale di maggioranza in carica. In carcere, oltre a Carlo Guarano sono finiti: Pietro Armando Bonanno di 64 anni; Andrea Maurizio Buzzitta 55 anni; Giuseppe Costa 60 anni; Santo Costa 63 anni; Gaetano Gigante 65 anni; Luigi Grispo 41 anni, Vittorio Giuseppe Grispo 40 anni, Andrea Intercola 33 anni; Francesco Lipari 63 anni; Paolo Magro, 59 anni; Giuseppe Maltese 66 anni; Vito Manzo 60 anni; Giuseppe Maranzano 59 anni; Vito Mazzara 75 anni; Roberto Melita 57 anni; Francesco Todaro 68 anni. Agli arresti domiciliari: Gaetano Barone 72 anni; Mario Mazzara 74 anni; Mariano Minore 71 anni e Giuseppe Zichichi 79 anni.
I reati contestati a vario titolo sono associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, turbata libertà degli incanti, estorsione e intestazione fittizia di beni.