di Castelvetrano le salme dei migranti annegati e ritrovati morti stamattina sulla spiaggia di Selinunte. Vittime di uno sbarco drammatico, nell'ennesima tragedia del mare, risalente verosimilmente tra l'una e le due della notte scorsa. Tragedia che questa volta si è verificata sulla costa sud occidentale della Sicilia. A bordo del natante, stando alle testimonianze raccolte, avrebbero viaggiato una sessantina di persone. Le forze dell'ordine sono riuscite a rintracciarne sulla terraferma 39 . Considerate le cinque vittime si stima che ne manchino all'appello almeno quindici. Nel primo pomeriggio i vigili del fuoco sono entrati nel barcone spiaggiato e hanno verificato che all’interno non c'era più nessuno. I pompieri hanno portato via sei bidoni di nafta e una bombola del gas. Ventitré dei 39 migranti intercettati sulla terraferma sono stati bloccati dai carabinieri di Menfi, nella località balneare di Porto Palo.
Secondo gli investigatori, dopo l'approdo a Selinunte, di fronte la pineta all'altezza del resort Paradise beach, il gruppo di migranti si è sparpagliato, prendendo direzioni diverse. Le ricerche sono proseguite per tutto il giorno, e ora le ore notturne sono sicuramente le meno indicate perché ulteriori ricerche possano avere successo. I migranti rintracciati sono stati trasferiti nei centri di accoglienza di Porto Empedocle. Il natante che si è ribaltato a poche miglia da Selinunte si trova ancora arenato sulla spiaggia. La procura della Repubblica di Marsala, competente dal punto di vista investigativo, ne ha disposto il sequestro. Attraverso polizia e mediatori culturali si cercheranno di ricostruire i contorni di questa immane tragedia. Imbarcazione che sarebbe partita dalla Tunisia. Tra i passeggeri di quella che si è trasformata in una traversata tragica uomini, donne e ragazzi.
Alle operazioni di ricerca hanno partecipato agenti di polizia, carabinieri, finanzieri, vigili del fuoco di terra e quelli del settore navale di Trapani. Si teme che possano esserci state altre vittime annegate. In zona anche un elicottero e i sommozzatori della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo e delle Guardie costiere di Selinunte e Sciacca. Al largo della costa selinuntina sono stati rinvenuti zaini e indumenti vari, che si ritengono essere stati trasportati dalla corrente e dal vento. Quello che ha soffiato per tutta la giornata sulla zona è un complicato Maestrale. L'allarme è partito dopo che il custode di un ristorante del posto è stato avvicinato da un migrante in lacrime, che ha riferito essere di nazionalità tunisina. Ha anche riferito che i migranti finiti in acqua hanno cercato di aiutarsi tra di loro, mentre altri fortunatamente sono riusciti a raggiungere la riva. L'uomo ha sostenuto di avere visto galleggiare almeno 15 corpi. È questo il motivo per cui le ricerche sono proseguite incessantemente per tutto il giorno. Fino a questo momento però le vittime ritrovate restano cinque, si teme però che il numero di dispersi rimanga elevato.