di Agrigento nei confronti di Girgenti Acque. Un'indagine che contiene gravi e pesanti ipotesi di reato: associazione a delinquere, corruzione, falso in bilancio e inquinamento ambientale. Inchiesta, quella coordinata dal procuratore della Repubblica del capoluogo agrigentino Luigi Patronaggio, per la quale è stato costituito un pool di magistrati inquirenti. A comporlo: i sostituti Salvatore Vella, Alessandra Russo e Paola Vetro. Indagine per la quale i magistrati si stanno avvalendo della collaborazione di carabinieri e guardia di finanza dei rispettivi comandi provinciali. Militari che, nelle scorse ore, hanno eseguito perquisizioni congiunte sia negli uffici di Girgenti Acque, sia in quelli di Hydortecne di Favara, società, quest'ultima, operante nella produzione e distribuzione idrica, interamente controllata da Girgenti Acque. Sul registro degli indagati sarebbero state iscritte almeno 4 persone. Tra di loro ci sono certamente gli amministratori delle due società finite sotto la lente d'ingrandimento dei magistrati: Marco Campione da una parte, Pietro Arnone dall'altra. Militari dell'arma e fiamme gialle hanno effettuato anche perquisizioni domiciliari. Uno di questi provvedimenti, operato dai carabinieri della tenenza di Ribera, ha riguardato un ingegnere del luogo, anche se si apprende che, formalmente, costui non sarebbe indagato. Su tutto il resto, al momento, si è potuto apprendere assai poco, a partire dai contorni dello scenario che fa da sfondo all'intera operazione. Le accuse contemplano ipotesi diverse: dai reati ambientali a quelli finanziari. Gli inquirenti stanno scartabellando carte e documenti. Un'inchiesta che, naturalmente, si presenta assai delicata, e che potrebbe essere destinata a offrire ulteriori spunti nelle prossime ore. Nel frattempo però, proprio in relazione alla notizia della nuova inchiesta della procura della Repubblica di Agrigento, Girgenti Acque ha diffuso un comunicato stampa nel quale manifesta la massima fiducia negli organi inquirenti, confidando sulla celerità delle verifiche e degli accertamenti ritenuti necessari, che possano diradare – si legge nel documento - ogni ombra sulla gestione della Società. La dirigenza della Girgenti Acque Spa si dice serena, in quanto ritiene di avere agito sempre in buona fede e nel rispetto della legge, in un settore alquanto complesso.