era uno dei braccianti impegnati nella attuale campagna della raccolta delle olive a Caltabellotta. Viveva con altri compagni di lavoro in un accampamento di tende, in un contesto tutt'altro che agevole, anche rispetto alle stesse precarie condizioni igienico sanitarie, situato alla periferia del paese, nei pressi del campo sportivo. La notte tra sabato e domenica il giovane è andato incontro alla morte. E, stando a quanto si apprende, continuano a non essere ancora del tutto chiari i contorni che definiscono la vicenda in cui si inquadra l'aggressione, che sarebbe stata operata nei suoi confronti da parte di almeno tre persone.
Hakim è morto dopo essere stato percosso, letteralmente preso a bastonate. Un colpo di spranga alla testa potrebbe avere determinato il decesso. Le cause da cui è scaturita la tragedia sono al centro degli accertamenti da parte dei carabinieri della locale stazione e della compagnia di Sciacca. Accertamenti che sono in corso da ieri.
Si parla di una rissa, ma anche di possibili incomprensioni. Il relativo fascicolo d'indagine è nelle mani del sostituto procuratore della Repubblica di Sciacca Michele Marrone. Che, stando a quanto risulta, avrebbe sottoposto ad interrogatorio una decina di compagni di lavoro della vittima, alla ricerca di indicazioni che permettano di fare chiarezza e di individuare i responsabili. Al momento è stato operato il fermo nei confronti di un nordafricano, sospettato di avere fatto parte di quella che, a tutti gli effetti, ha tutta l'aria di una spedizione punitiva. Ma gli investigatori, come detto, ritengono che ad agire possano essere stati più soggetti. Le ricerche sono tuttora in corso, si sta cercando di rintracciare altre persone.
L'omicidio sarebbe maturato proprio all'interno dell'accampamento di extracomunitari. Lo spazio occupato dalle tende è tuttora sotto sequestro e sorvegliato dai carabinieri. Il corpo agonizzante di Hakim era riverso per terra nei pressi del bevaio, a pochi metri dalla tendopoli. Un connazionale ha soccorso il giovane marocchino trasportandolo nella vicina Guardia medica. Ma per lui non c'era più niente da fare. Un episodio che ha sconcertato Caltabellotta. A farsi interprete dei sensi della comunità al nostro telegiornale il sindaco Calogero Cattano.