sono diventati 145 i migranti arrivati a Lampedusa, maggiore delle isole Pelagie dove gli approdi erano fermi da venerdì scorso, 17 novembre. Le persone arrivate provengono dall'Africa sub-sahariana e sono state soccorse dalle autorità, che le hanno rintracciate mentre erano al largo delle coste di Lampedusa. Tre sbarchi per altrettanti gruppi di migranti sono stati registrati il 20 novembre a Lampedusa, dove gli approdi erano fermi dallo scorso venerdì. In particolare, nei primi due sbarchi fra la notte e l'alba sono arrivati 98 migranti: 50, originari di Gambia, Senegal, Guinea e Mali, sono stati rintracciati a Cala Madonna dai Carabinieri. Altri 48, sedicenti ivoriani, malesi, guineani, senegalesi e gambiani, sono stati invece soccorsi dalla motovedetta della Guardia di Finanza mentre erano su un barchino al largo della maggiore delle isole Pelagie.
I due gruppi sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola. Altri 47 migranti sono stati soccorsi in seguito dalla motovedetta Cp306 della Guardia Costiera nelle acque antistanti a Lampedusa. Il gruppo, composto da persone originarie di Camerun, Gambia, Senegal, Costa d'Avorio, Guinea e Mali, è partito da Sfax in Tunisia. Con il terzo sbarco, nel giro di poche ore, gli approdi sulla maggiore delle isole Pelagie ha raggiunto il totale di 145 persone. È stato arrestato un tunisino di 46 anni per presunta responsabilità di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: l'uomo, secondo l'accusa, avrebbe procurato l'ingresso sul territorio nazionale, attraverso la frontiera di Lampedusa, di 44 migranti di varie nazionalità. Lo sbarco su cui hanno indagato i militari del settore navale della Guardia di Finanza e quelli della Guardia Costiera di Lampedusa si è verificato martedì 14 novembre. Il cittadino tunisino è stato trasferito con elicottero delle Fiamme gialle ad Agrigento, dove è stato portato al carcere 'Pasquale Di Lorenzo'.