la cinquantenne di Palma di Montechiaro che ieri, poco prima dell'ora di pranzo, è stata raggiunta da schizzi di acido ad una guancia e in una parte della spalla che gli ha gettato il marito. Per i medici dell'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento - dove la donna si trova ricoverata - le ustioni che ha riportato non sono gravissime. La vittima dell'episodio di violenza è stata sentita, fino a tarda sera, dai poliziotti della squadra mobile e dal sostituto procuratore, titolare del fascicolo d'inchiesta, Maria Barbara Cifalinò. Seppur in stato di choc e dolorante, la donna è riuscita a ricostruire, facendo chiarezza, quanto aveva subito poche ore prima.
L'uomo nel frattempo è sottoposto in stato di arresto, con l'accusa di lesioni personali gravissime. È ricoverato e piantonato dagli agenti presso il centro grandi ustioni dell'ospedale Cannizzaro di Catania, dove è finito a seguito del fatto che alcune gocce di acido, mentre la moglie si difendeva dalla sua aggressione, sono finite anche sulle sue mani. La vittima aveva già denunciato violenze in famiglia. E per questo motivo, assieme alla figlia minorenne, nata da una precedente relazione, era stata alloggiata in una comunità protetta il cui indirizzo era mantenuto rigorosamente segreto per non consentire all'uomo di avvicinarle. Da metà novembre, dunque, madre e figlia non vivevano più nell’abitazione di Palma di Montechiaro. Nella tarda mattinata di ieri, tuttavia, la donna era stata costretta a tornare a casa per prendere dei vestiti. E ad attenderla ha trovato quello che, almeno formalmente, è ancora suo marito.
Il marito aveva evidentemente pianificato tutto: ha atteso infatti la consorte, nascosto dietro la porta, e quando la donna ha varcato la soglia le ha lanciato contro dell’acido. La vittima si è però difesa con forza. Ne è nata una colluttazione, durante la quale l'acido, come detto, si è riversato anche sulle mani e sul collo dell'uomo, che ha riportato ustioni di terzo grado. L'aggressore è stato soccorso e portato, dai poliziotti del commissariato di Palma di Montechiaro, all’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata da dove è stato poi trasferito al centro Grandi ustioni del “Cannizzaro” di Catania dove si trova attualmente in stato d’arresto. L'ipotesi di reato contestata è lesioni personali gravissime.
“Quanto è accaduto è inaccettabile e ci riempie di sgomento e rabbia. La violenza domestica, ed il suo manifestarsi in maniera così cruenta, rappresenta un male profondo che attanaglia la nostra società e va combattuto con fermezza – commenta il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, -. Totale e incondizionato il mio sostegno alla vittima e alla sua famiglia e ferma la condanna contro ogni forma di violenza”.