44 anni, presidente del consiglio comunale di Trapani finita agli arresti domiciliari, con l'accusa di corruzione, nell'ambito dell'inchiesta della Procura condotta dalla Guardia di Finanza, che ha provocato un vero e proprio terremoto nella sanità pubblica trapanese. Secondo la Procura, avrebbe saputo in anticipo i quiz della procedura straordinaria di assunzione prevista per l'emergenza covid. Decreto di sospensione dalla carica e arresti domiciliari anche per il consigliere comunale di Mazara del Vallo, Giovanni Iacono Fullone, 57 anni, imprenditore specialista nel settore delle sanificazioni, accusato anche lui di corruzione. Sono complessivamente 17 le persone indagate nell'operazione denominata “Aspide”. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono corruzione, induzione indebita a dare utilità, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, truffa a ente pubblico, frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale, rivelazione di segreti d'ufficio, favoreggiamento personale e false attestazioni di presenza in servizio. Le indagini, dirette dalla Procura di Trapani e delegate al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, avrebbero consentito di "disvelare un ormai collaudato meccanismo di 'addomesticamento' e 'manipolazione' di procedure di gara, pubblici concorsi e affidamenti di incarichi dirigenziali all'interno delle strutture sanitarie trapanesi attuato, in un contesto collusivo e secondo una logica clientelare, con la compiacenza di alcuni pubblici ufficiali". Ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse per Giuseppa Messina, 64 anni, Rup in una procedura negozionale, e Gioacchino Oddo, 67 anni, direttore sanitario dell'Asp. Otto le persone agli arresti domiciliari: oltre al presidente del consiglio comunale di Trapani e al consigliere di Mazara del Vallo, ai domiciliari anche Fabio Damiani, 56 anni, ex manager dell'Asp di Trapani che era stato arrestato nel 2020 nell'operazione “Sorella sanità”, Antonella Federico, 39 anni, dipendente Althea Italia e responsabile di commessa dell'Associazione temporanea di impresa su apparecchiature mediche che sarebbero risultate non conformi al capitolato d'appalto; il direttore dell'Unità operativa complessa Centro salute globale Antonino Sparaco, 62 anni, che avrebbe ricevuto l'incarico grazie all'interessamento di Oddo. Indagati e posti ai domiciliari per omessa comunicazione di una positività al Covid il direttore sanitario di un laboratorio di analisi, Bartolomeo Gisone, e Alberto Adragna, di 65 anni. Arresti domiciliari , infine, anche per Attilio Giuseppe Bonavires, 42 anni. Gli indagati sono complessivamente diciassette e per tre di loro è stato disposto l'obbligo di dimora. Tra gli indagati anche dipendenti dell'Asp assenteisti che dopo avere attestato la presenza in ufficio si sarebbero allontanati arbitrariamente.