Il corpo senza vita dell'anziano è stato rinvenuto all'interno di un immobile del centro storico, di sua proprietà. Sarebbe stata la figlia dell’anziano, che vive al nord ed è arrivata nelle ultime ore a Bivona, ad indicare agli inquirenti questo magazzino, assieme ad altre proprietà del padre. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Bivona e il magistrato della Procura di Sciacca. Da chiarire le cause del decesso del novantenne, da una prima ricognizione non sarebbero emersi segni di violenza. Le ricerche di Francesco Costa era scattate mercoledì sera. L’anziano era uscito di casa nel pomeriggio e in macchina aveva raggiunto il centro cittadino. Aveva parcheggiato l’auto, ma da quel momento era scomparso. A seguito dell’allarme l’intera comunità di Bivona si era mobilitata nella ricerca, portata avanti incessantemente dalle forze dell’ordine, con rastrellamenti dei carabinieri assieme alle unità cinofile dei vigili del fuoco, ma sono stati utilizzati anche quattro droni messi a disposizione dall'ispettorato Forestale. A coordinare le ricerche la Prefettura di Agrigento, come avviene in tutti i casi di scomparsa. Con il passare delle ore le speranze di ritrovare in vita l’anziano si erano affievolite, poi questa mattina la scoperta del corpo senza vita di Francesco Costa e proprio all’interno di un immobile di sua proprietà. Appresa la notizia il sindaco di Bivona Milko Cinà, che proprio ieri al nostro tg aveva lanciato un appello a chiunque potesse dare informazioni utili, ha ringraziato quanti hanno lavorato senza sosta nelle ricerche dell’anziano: carabinieri, vigili del fuoco, corpo Forestale, vigili urbani, Protezione civile e cittadini. Alla famiglia il sindaco Cinà ha espresso le condoglianze dell’intera comunità.