di Campobello di Licata accusata di aver agevolato la latitanza del boss Matteo Messina Denaro al quale era legata sentimentalmente. Per la Cassazione, i rapporti tra i due non erano però solo di natura personale. Laura Bonafede, figlia del capomafia di Campobello, Leonardo Bonafede e moglie di Salvatore Gentile in carcere per associazione mafiosa, avrebbe avuto un ruolo attivo nella gestione della comunicazione e dello smistamento dei messaggi di Messina Denaro. Nella sentenza con la quale è stato respinto il ricorso finalizzato alla revoca della custodia cautelare viene evidenziato il rischio di compromettere le indagini in corso, specialmente riguardo all'individuazione di altri membri della presunta rete di protezione che ha consentito la latitanza al boss.
Laura Bonafede venne arrestata il 13 maggio dello scorso anno.
A distanza di mesi, lo scorso dicembre, anche la figlia Martina Gentile è stata raggiunta da un provvedimento di custodia cautelare. E’ agli arresti domiciliari e anche lei con l’accusa di favoreggiamento aggravato. Una famiglia strettamente legata al latitante deceduto lo scorso 25 settembre.