La motovedetta Cp289 della guardia costiera ha tratto in salvo 49 tra bengalesi, ivoriani, guineani e senegalesi. Secondo i migranti, già sbarcati su molo Favarolo, vi sarebbero persone disperse. Le dichiarazioni sono al momento contrastanti e il numero di coloro che mancherebbero all'appello viene dato come imprecisato. Il natante sarebbe partito da El Amra alle ore 21 di martedì. Ognuno dei migranti a bordo, per la traversata verso Lampedusa, ha pagato 2 mila dinari tunisini.
Un altro barcone con a bordo 72 bengalesi, egiziani, eritrei, pakistani, siriani e sudanesi è stato soccorso - dopo che i militari della motovedetta Cp289 della guardia costiera hanno salvato 49 naufraghi - nelle acque antistanti Lampedusa. Il natante, salpato da Zuara in Libia nel pomeriggio di ieri, in questo caso è stato lasciato alla deriva e anche i 72 migranti sono stati sbarcati a molo Favarolo. Le persone hanno riferito d'aver pagato 16mila dinari libici per il viaggio: la navigazione verso le Pelagie è stata fatta con bussola e app del cellulare.
Sono 350, sui 500 presenti all'hotspot, i migranti che oggi hanno lasciato Lampedusa. A disporre il trasferimento è stata la prefettura di Agrigento d'intesa con il Viminale. In mattinata verranno spostati in 180 con il traghetto di linea diretto a Porto Empedocle, nel pomeriggio saranno invece 170 i migranti che verranno trasferiti con volo Oim. Ieri sulla maggiore delle isole Pelagie ci sono stati 4 sbarchi, fra i quali quello dei 49 naufraghi salvati dalla guardia costiera dopo che il barchino di 8 metri in metallo è affondato. Vanno avanti intanto le ricerche, nell'area del naufragio, degli eventuali superstiti.