E' stata la motovedetta della guardia costiera a portare in salvo 49 bengalesi, ivoriani, guineani e senegalesi. Sono stati proprio i migranti a raccontare che ci sarebbero persone disperse, anche se le dichiarazioni rimangono contrastanti e impreciso il numero di coloro che mancherebbero all'appello. Il natante sarebbe partito dall'Algeria martedì sera. Ognuno dei migranti a bordo, per la traversata verso Lampedusa, ha pagato 2 mila dinari tunisini. Soccorso in tempo, invece, un natante con a bordo 72 bengalesi, egiziani, eritrei, pakistani, siriani e sudanesi. L'imbarcazione, salpata da Zuara in Libia, in questo caso è stata lasciata alla deriva e anche i 72 migranti sono sbarcati a molo Favarolo. Hanno riferito di aver pagato 16 mila dinari libici per il viaggio, con navigazione verso le Pelagie effettuata con bussola e app del cellulare. Su 500 migranti presenti all'hotspot, sono 350 quelli che oggi lasceranno Lampedusa. A disporre il trasferimento è stata la prefettura di Agrigento d'intesa con il Viminale. Questa mattina 180 sono stati trasferiti con il traghetto di linea diretto a Porto Empedocle, altri 170 verranno trasferiti nel pomeriggio. Ieri, sulla maggiore delle isole Pelagie, ci sono stati in totale 4 sbarchi, fra i quali, come si diceva, quello dei 49 naufraghi salvati dalla guardia costiera dopo che il barchino in metallo è affondato.