Adesso, l’ultima sera in maschera, martedì scorso, è stata la volta di una ragazza di 16 anni, di Campobello di Licata, ferita gravemente al volto con un coltello da una coetanea. Ed è molto più raccapricciante. Le due sedicenni hanno litigato, per i classici “futili motivi”. Poi la campobellese è stata raggiunta dai fendenti al volto e, più superficialmente, ad una spalla, e tre volte alla schiena. E’ stata soccorsa e trasportata all’ospedale “Barone Lombardo” a Canicattì. I medici le hanno cucito 35 punti di sutura tra il naso e un sopracciglio. E’ stata dimessa con prognosi di 20 giorni. Le coltellate non hanno trafitto organi vitali. La Procura della Repubblica di Agrigento ha avviato un’inchiesta per lesioni personali aggravate. La zona sarebbe coperta da telecamere di videosorveglianza e le indagini sono in corso per smascherare l’accoltellatrice, protagonista di un gesto, l’ennesimo, che testimonia il collasso educativo di una parte della generazione emergente, nutrita solo dai social e dagli smartphone, e che già in tante altre occasioni, alla ribalta della cronaca quotidiana, ha manifestato in modo preoccupante sprezzo della vita e della convivenza civile.