da militari della Guardia di finanza di Agrigento a tre imprenditori saccensi e di altrettante società da loro amministrate nell'ambito di un'indagine su presunte fatture 'gonfiate'. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Sciacca su richiesta del procuratore europeo delegato di Palermo.
Al centro dell'inchiesta il rendiconto delle spese sostenute per la realizzazione di due opifici da un’ azienda attiva nella produzione di olio d’oliva, secondo un progetto d’investimento ammesso a beneficiare di un contributo a fondo perduto pari al 50% dell’importo complessivo, nell’ambito dei fondi stanziati da Unione Europea, Stato e Regione per la trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli. Accertamenti sono stati eseguiti su un contratto di appalto stipulato dalla società beneficiaria del contributo e un’impresa di costruzioni riconducibile a prossimi congiunti dell’amministratore.
Secondo gli inquirenti l'accordo si sarebbe sostanziato nella fatturazione di opere edili solo in minima parte e per un brevissimo periodo dirette e realizzate dalla società appaltatrice con propri mezzi e maestranze. A quest’ultima è contestata l'emissione di fatture con l’indicazione di costi artatamente gonfiati, se non in alcuni casi totalmente inesistenti, al solo fine di far aumentare l’importo complessivo dell’investimento.