un minore e due cadaveri è stato soccorso al largo di Lampedusa da una motovedetta della Guardia Costiera. Il gruppo di migranti era composto da 51 persone originarie di Camerun, Burkina Faso, Mali, Gambia, Senegal e Costa d'Avorio. Viaggiavano su un natante in ferro di 7 metri partito da Sfax nella serata di venerdì, secondo quanto hanno riferito i migranti ai soccorritori. Due le vittime, due uomini, entrambe di origine camerunense, morti a causa del ribaltamento della carretta durante le operazioni di salvataggio. I complessivi 51 migranti a bordo del natante, salpato dalla Tunisia, si sarebbero spostati tutti su un lato alla vista della motovedetta e il barchino si è capovolto. I militari della Guardia Costiera hanno salvato 46 uomini, due donne e un minore, ma non sono riuscire a salvare i due cameunensi, morti annegati. I sopravvissuti hanno riferito d'aver pagato da 300 a 500 euro a testa.
Un altro barchino con a bordo 19 tunisini e 6 bengalesi (tra cui 4 donne e due minori) è stato agganciato dalla motovedetta V1300 della Guardia di Finanza. Il natante era stato lasciato alla deriva e il gruppo, che pure ha riferito di essere partito dalla città tunisina di Sfax, è stato trasbordato e sbarcato al molo Favarolo. Intanto si apprende che risponde ai trattamenti e sta meglio uno dei due giovani migranti reduci dal naufragio dei giorni scorsi al largo di Lampedusa e giunti in condizioni critiche presso il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento. E’ quanto fa sapere il direttore dell’Unità Operativa Complessa di anestesia e rianimazione dell’ospedale di Agrigento, Gerlando Fiorica, dopo alcuni giorni di ricovero del paziente.