tra i destinatari delle 63 misure cautelari eseguite questa mattina dai carabinieri nel corso di una vasta operazione che ha fatto luce su un giro milionario di banconote false diffuse in tutta Europa. L’inchiesta è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli guidata dal procuratore Nicola Gratteri. Il gip Rosamaria De Lellis ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di Mario Di Benedetto e Marco Gambino, entrambi di 36 anni; arresti domiciliari, invece, per Tonino Giordano, 32 anni. Tutti sono di Sciacca. Gli indagati sono accusati di aver acquistato partite di soldi falsi da una banda di falsari legata al clan camorristico Mazzarella di Napoli.
A Mario Di Benedetto e Marco Gambino viene contestato l’acquisto di 120 banconote false avvenuto il 2 dicembre 2022. La compravendita sarebbe stata registrata in diretta dalle cimici e dalle telecamere installate dagli investigatori all’interno del basso di vico Vetriera Vecchia. Un altro episodio avrebbe visto “protagonisti” nuovamente il Di Benedetto, già noto alle forze dell’ordine agrigentine, e Tonino Giordano, riguardante il presunto acquisto di a fine 2022 di 12 mila euro.
L’indagine odierna ha portato alla notifica di 63 misure cautelari (48 arresti in carcere, 14 domiciliari e un divieto di dimora). Gli investigatori ritengono di avere scoperto che la centrale per la vendita era stata localizzata in un “basso” nel quartiere Mercato Pendino di Napoli. Il procuratore di Napoli Nicola Gratteri ha sottolineato quanto Napoli e la camorra, in particolare il clan Mazzarella, ricoprano il ruolo di leadership in Italia, ma anche in Europa, nella produzione di banconote false. L’indagine è stata condotta dai carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria, supportati da quelli dei Comandi Provinciali di Napoli, Milano, Salerno e Agrigento, del decimo Reggimento Campania e del settimo Nucleo Elicotteri di Pontecagnano.