in cui hanno perso la vita cinque colleghi, uccisi dalle inalazioni di idrogeno solforato inalato mentre lavoravano alla rete fognaria. Grande soddisfazione è stata espressa da Antonello Giarratano, direttore della Uoc di Terapia Intensiva e del Dipartimento di Emergenza del Policlinico. "Il quadro clinico, laboratoristico e strumentale permette di sciogliere la prognosi sulla vita. Rimane riservata però quella particolare per il recupero della piena funzionalità neurologica", dice. "Il paziente - spiega - durante la degenza in Terapia intensiva è stato sottoposto ad una serie di specifiche e complesse indagini radiologiche, per accertare e di conseguenza trattare per puntare a un recupero, le lesioni e i deficit clinici rilevati e accertati dalle specifiche consulenze specialistiche, in particolare neurologica, fisiatrico-riabilitativa, e logopedistica. La funzione respiratoria, sia sotto il profilo clinico che laboratoristico, è soddisfacente e stabile. Non si repertano altre insufficienze d'organo di pertinenza intensivistica".