"La vera identità di Santa Margherita di Belice
non è quella per cui siamo balzati agli onori della cronaca regionale". Lo dice il sindaco della città del Gattopardo Gaspare Viola, che ha pubblicato sulla pagina facebook del comune un post in cui commenta l'operazione antimafia di ieri, quella che ha fatto emergere una presunta realtà di prepotenza criminale nei confronti di proprietari terrieri per l'utilizzo dei loro beni per i pascoli. Il primo cittadino margheritese non manca di manifestare apprezzamento e sostegno agli organi inquirenti, ai corpi speciali della polizia, alla magistratura ed alle forze dell’ordine per la professionalità e l’efficacia dell’azione repressiva e di ogni attività istituzionale volta a garantire la legalità, a fare piena luce sui fatti e a tutelare il sereno svolgimento della vita economica e civile della nostra comunità.
E tuttavia, quasi a sancire una distanza siderale tra il quadro investigativo venuto fuori ieri e la realtà comunale, Viola evidenzia che "proprio in questi giorni fervono i preparativi per la XIX edizione del Premio Letterario G.Tomasi di Lampedusa, che Santa Margherita è un paese che punta ad acquisire una maggiore coscienza di sè, del mondo e della sua storia attraverso la cultura, l’arte e la letteratura, con particolare riferimento al suo antico legame con Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Stiamo lavorando sodo - aggiunge Viola - per la nascita dell’ospedale di comunità, per la gestione responsabile e trasparente della contabilità del comune, per il rispetto dei cronoprogrammi del Pnrr. Questa - spiega - è l’agenda del sindaco e dell’amministrazione in queste ore. Mai come adesso - conclude Viola - serve una cooperazione superiore tra tutte le componenti sociali, amministrative e politiche per rinnovare il patto sociale in nome della stragrande maggioranza di persone oneste e laboriose che ripudiano la mafia e costituiscono l’ossatura della società margheritese".