Secondo quanto evidenziato nell’ordinanza di custodia cautelare avrebbe fatto parte della famiglia mafiosa di Menfi, veicolando informazioni e messaggi tra vari associati all'organizzazione mafiosa. A distanza di pochi giorni e dopo l’interrogatorio di garanzia è stato lo stesso giudice a sostenere che sono venute meno le esigenze cautelari. E proprio le risposte che ha dato nell’interrogatorio di garanzia, secondo quanto riferito dall’avvocato Luigi La Placa, difensore dell’indagato, hanno portato il giudice a rivedere il compendio probatorio. Queste dichiarazioni, le spiegazioni sui singoli episodi e dall’altro lato quanto ha dichiarato Bucceri che non lo indica come appartenente alla famiglia mafiosa di Menfi avrebbero indotto il giudice ad accogliere la richiesta dell’avvocato Luigi La Placa con la scarcerazione di Cosimo Alesi.