mentre era seduto sul ciglio del gommone che lo stava trasportando nel suo viaggio della speranza verso l'Italia. A ricostruire cosa è accaduto, sentendo alcuni dei 47 migranti sulla stessa imbarcazione poi soccorsi da una motovedetta della guardia di finanza e fatti sbarcare a Lampedusa, sono stati i poliziotti della questura di Agrigento. Gli agenti, con l'ausilio di un interprete, hanno ascoltato i migranti che erano a bordo di quel gommone e hanno raccontato cosa è accaduto all'ivoriano, che non indossava il giubbotto di salvataggio e che non sapeva nuotare.
Chi guidava il gommone, stando ai racconti, sentite le urla dei migranti, non soltanto ha arrestato la marcia, ma è tornato indietro cercando di recuperare l'uomo che non è stato però individuato anche a causa del buio. Nessun migrante si è tuffato in acqua per cercarlo e lo scafista, dopo un po', ha ripreso la navigazione verso Lampedusa. I 47 migranti, compresi 2 minorenni e 5 donne, sono stati soccorsi da una motovedetta della guardia di finanza.
A bordo anche due minorenni e una donna incinta