dove, per l’ennesima volta dal 2018 in poi, dal costone roccioso a ridosso del mare, una fragile falesia, si è distaccata un’ampia parte precipitando sulla spiaggia. Una famiglia di cinque persone è stata risparmiata solo perché è stata in acqua per il bagno. Il loro ombrellone è stato sommerso dai detriti. Solo due hanno subito lievi ferite e sono state soccorse dai sanitari del 118. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del fuoco, per le necessarie opere di ripristino sicurezza, anche se la zona è stata più volte interdetta dalla Capitaneria di Porto Empedocle. Quello di ieri non è il primo crollo del costone “Zingarello”. E’ già accaduto nel 2018 e in piena estate, creando il panico tra i bagnanti. Poi nel 2019, nel 2021 e altre due volte nel 2022. In più occasioni, soprattutto da parte dell’associazione ambientalista “MareAmico” coordinata da Claudio Lombardo, è stata chiesta la predisposizione di un progetto di consolidamento. Lombardo afferma: “Anche questa volta i bagnanti sono stati baciati dalla fortuna, e solo due sono rimasti feriti di striscio. La Regione Sicilia è pronta a valutare le schede tecniche per intervenire, ma il Comune non ha ancora inviato nulla”.