È il caso di dieci agricoltori fermati dalla Guardia di finanza mentre tentavano di prelevare acqua dalle buche scavate appositamente sul letto del fiume Sosio, tra Burgio e Villafranca Sicula. Avrebbero voluto irrigare i loro agrumeti. Ma, proprio allo scopo di vietare il prelievo di acqua dal bacino, è in vigore un'ordinanza del prefetto di Agrigento, volta ad agevolare il travaso dal Favara di Burgio fino alla vasca Enel di Ribera. Da quanto si apprende gli agricoltori non sarebbero stati denunciati. L'area interessata è quella che rimane critica, perché per la sua posizione non riesce a ricevere l'irrigazione di soccorso, recentemente autorizzata. Le campagne di Burgio e Villafranca Sicula, infatti, proprio per la loro posizione, devono essere servite dal ‘rilancio di acquà dalla diga Gammauta, con una manovra effettuata da Enel Green Power, proprietaria nell’invaso di una centrale idroelettrica. Questione che nei giorni scorsi aveva visto i sindaci interessati richiedere al commissario per l'Emergenza idrica in agricoltura e zootecnia Dario Cartabellotta di modificare l'ordinanza che autorizzava l'utilizzo di 800 mila metri cubi di acqua per l'irrigazione di soccorso, la metà di quella richiesta dai sindaci del comprensorio irriguo riberese. Ordinanza modificata, e la scorsa settimana il rilancio d'acqua c'è stata regolarmente. Solo che, evidentemente, la situazione è talmente critica da avere indotto qualcuno a provare a prelevare ancora acqua da un letto del fiume Sosio che comunque è quasi a secco.
Intanto un trentacinquenne di Favara, Gerlando Russotto, è finito agli arresti domiciliari dopo essere stato sorpreso dai carabinieri a rifornire la sua autobotte di acqua proveniente da un pozzo posto sotto sequestro nel 2022. L'uomo è accusato di ricettazione e violazione degli obblighi derivanti dalla sorveglianza speciale. Denunciato alla procura di Agrigento, per violazione di sigilli, anche il proprietario del terreno: un disoccupato 40enne. Gerlando Russotto, al momento sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di firma e alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, accusato di traffico di droga, era tornato libero nel giugno dello scorso anno, dopo 2 anni e 10 mesi di detenzione e dopo che la sentenza dei giudici della Corte d'assise d'appello di Palermo avevano, assolvendolo da alcune imputazioni, diminuito la pena da 6 anni a 5 anni e 2 mesi. Russotto, arrestato nel settembre del 2020, era rimasto coinvolto nell'inchiesta, denominata "Mosaico", della Dda che ha cercato di fare luce su 5 omicidi e altrettanti tentati omicidi che, dal 2015 al 2018, insanguinarono le strade di Favara e Liegi in Belgio. Da mesi ormai, in una provincia dove la siccità è sempre più grave, vanno avanti i controlli di carabinieri e polizia per garantire, anche a tutela della salute pubblica, la regolarità del servizio di autobotti e approvvigionamenti idrici.