stavolta nel carcere di Catania, il ventitreenne accusato di tentato omicidio e la cui storia è stata raccontata nei giorni scorsi dal papà in un'intervista rilasciata al nostro Telegiornale. Il ragazzo necessita di cure specifiche, collegate alla sindrome di Cushing di cui è affetto, nonché alla psicosi ossessiva, e avrebbe già tentato il suicidio. Il papà, Nino Montalbano, di Calamonaci, ha interessato della vicenda anche il garante dei diritti dei detenuti. Chiedono, i genitori, che vengano concessi gli arresti domiciliari per fare in modo che il giovane possa essere sottoposto alle cure. Dopo il trasferimento a Catania Montalbano ha annunciato una lettera al presidente della Repubblica. Della vicenda si sta interessando anche l'Ambasciata polacca in Italia, a cui si è rivolta la mamma, cittadina di quel paese.