di differente calibro e inesplose, lasciate a pochissima distanza. Ha tutto il sapore di una intimidazione l'episodio messo a segno in contrada Piano Vizzì a Cattolica Eraclea dove diversi colpi di arma da fuoco sono stati indirizzati contro il portone del ripartitore dell'impianto di manovra di Siciliacque. Ad indagare, al fine di comprendere il contesto in cui è maturato l'episodio e provare ad indentificare gli autori dell’inquietante gesto che ha colpito l’impianto della società di sovrambito che si occupa del servizio idrico nella contrada Vizzi’ del comune agrigentino, sono i Carabinieri della stazione di Cattolica Eraclea. Una inchiesta, al momento a carico di ignoti, coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento. Una attività investigativa tutt'altro che semplice: non è chiaro, fino a questo momento, quando il danneggiamento sia stato messo a segno anche perchè gli operai non si recano quotidianamente presso tale impianto. L'episodio potrebbe risalire, dunque, ai giorni scorsi oppure essere avvenuto nelle ore notturne. Sull'area inoltre, che è in aperta campagna, non ci sono telecamere di videosorveglianza. Bossoli e cartucce, chiaramente, sono stati sequestrati e tutto sarà sottoposto a mirati esami e accertamenti. Un episodio che si verifica in un momento di grave crisi idrica in tutta la provincia di Agrigento, ed è da mesi ormai che l'attenzione è massima anche sulle società che si occupano del servizio idrico integrato. Il sindaco di Cattolica Eraclea, Santo Borsellino, esprime ferma condanna del gesto e dice: "più che legato alla crisi idrica, ritengo sia un atto vandalico compiuto da balordi che spero vengano presto individuati", dichiara al nostro telegiornale il primo cittadino.