Altre bare di migranti approdano al porto di Porto Empedocle, terminando così, nel peggiore dei modi, il loro viaggio della speranza, colata a picco nel mare. Le ultime sono sette salme, prima recuperate in acque libiche, poi trasportate a Lampedusa, una sommaria ispezione cadaverica, e poi il trasferimento al molo empedoclino. Il naufragio è avvenuto lo scorso 4 settembre. Hanno navigato in 28. 7 di loro, siriani, sono stati recuperati aggrappati al relitto galleggiante. Gli altri 21, tra cui 3 bambini, sono dispersi, tranne i 7 restituiti dal mare. Nessuna cerimonia di accoglienza e religiosa al porto. Le bare sono rimaste sui due furgoncini e sono state trasferite alla camera mortuaria dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento per l'autopsia richiesta dalla Procura di Agrigento.
Dei morti non è stato possibile risalire all'identità. Saranno sepolti anonimi nei cimiteri della provincia, in attesa del completamento del nuovo cimitero islamico a Palma di Montechiaro. Dalla nave traghetto Sansovino sono stati sbarcati al porto empedoclino i superstiti del recente naufragio e alcuni migranti approdati nei giorni scorsi a Lampedusa. A bordo di due pullman sono stati trasferiti in strutture e centri di accoglienza della Sicilia...