della tragica uccisione di Giovanni Fazio, saccense, agente di polizia municipale del comune di Palma di Montechiaro dove una mano rimasta tuttora ignota, gli sparò a sangue freddo di sera, mentre tornava a casa dopo un turno di servizio. Giovanni aveva solo 36 anni, e con la giovane moglie Antonella Montalbano era genitore di Michele, che all'epoca ne aveva solo 5. Non si è mai potuto scoprire chi e perché tolse la vita a Giovanni. Solo nel 2010 il pentito di mafia Maurizio Di Gati fece cenno a quell'omicidio, limitandosi a riferire agli inquirenti (ma chi ha conosciuto Giovanni Fazio lo sapeva già) che l'agente fu ucciso perché era onesto. Forse fu ucciso per avere eseguito un provvedimento scomodo, o per avere fatto la multa alla persona sbagliata. Tutte domande, dopo 27 anni, rimaste ancora senza risposta.
Il magistrato Salvatore Vella, da procuratore aggiunto di Agrigento (adesso dirige l'ufficio di Gela), aveva riaperto l'indagine, acquisendo tutta una serie di elementi investigativi interessanti, i quali tuttavia non permisero da soli di rappresentare elementi probatori così robusti come richiede un processo. Un intervento, quello del dottore Vella, che gli rende onore, non foss'altro che per il suo tentativo di non lasciare l'omicidio di Giovanni nell'oblio.
Cosa che, naturalmente con un ruolo diverso, proviamo a fare anche noi di Tele Monte Kronio, che ogni anno ricordiamo e rinverdiamo la memoria dovuta nei confronti di Giovanni Fazio, un uomo perbene e onesto, che una mano assassina ha sottratto all'affetto di tutti, a partire dai suoi familiari. E noi non possiamo dimenticarlo.