vicepresidente della Regione Siciliana ed ex assessore all'agricoltura Luca Sammartino. Il riferimento è all'inchiesta denominata “Pandora”. Sammartino, indagato per due presunti casi di corruzione, andrà a processo insieme ad altri undici imputati.
L'attuale deputato regionale (ha mantenuto, infatti, lo scranno all'ARS) si era dimesso dai ruoli istituzionali lo scorso 17 aprile, subito dopo aver scoperto l'indagine a suo carico ed essere stato interdetto dai pubblici uffici e conseguente sospensione degli incarichi, provvedimento, poi, confermato pure dal Tribunale del Riesame. Sammartino ha sempre respinto ogni addebito esprimendo massima fiducia nella magistratura.
L'inchiesta “Pandora”, com'è noto, avrebbe portato alla luce presunte infiltrazioni della criminalità organizzata e casi di corruzione nel Comune di Tremestieri Etneo, nel catanese. Il processo prenderà il via nel 2025, la prima udienza, infatti, è fissata per il prossimo 14 marzo. I due presunti casi di corruzione contestati a Luca Sammartino riguardano l'accusa di aver favorito nel 2019 il proprietario di una farmacia a Tremestieri Etneo, impegnandosi nell’impedire l’apertura ad un suo concorrente in cambio di appoggio elettorale per la candidata alle Elezioni Europee che lui sosteneva a quel tempo.
Il secondo caso riguarderebbe, invece, due carabinieri che avrebbero fornito notizie su eventuali indagini nei suoi confronti e bonificato da eventuali cimici la sede della sua segreteria. Saranno processati con il rito abbreviato altri dieci imputati. Tra loro l’ex sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando e due presunti esponenti di spicco di Cosa Nostra: Francesco Santapaola e Vito Romeo, accusati di scambio politico-mafioso per le amministrative del 2015.