è stato arrestato dai carabinieri di Sciacca con il supporto dei colleghi di Castelvetrano. È accusato di furto, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. L'arresto si inquadra nell'ambito dell'azione in corso da qualche tempo da parte delle forze dell'ordine tesa a contrastare i furti di rame che, specialmente nell’ultimo periodo, si sono verificati in diversi luoghi della Valle del Belice, tra le province di Agrigento e Trapani. Ne sanno qualcosa gli agricoltori i cui campi sono serviti dal lago Arancio e che, a seguito della sottrazione di un grosso quantitativo di rame dall'impianto che gestisce le pompe di sollevamento, al momento sono costretti a fare a meno dell'acqua dell'invaso.
Durante alcuni servizi mirati, con i militari dell'Arma all'opera anche in abiti civili lungo le principali strade ricandenti nell’area, sulla provinciale 44, in territorio di Santa Margherita, è stato notato un furgone bianco con a bordo delle persone transitare a velocità particolarmente sostenuta. Ne è scaturito un tentativo di inseguimento da parte della pattuglia di servizio. Purtroppo però del furgone in questione nel frattempo si erano perse le tracce. È stato a queto punto, dunque, che è scattata la richiesta di collaborazione ai carabinieri di Castelvetrano. Ne è conseguita l'attivazione tempestiva di posti di blocco nei punti nevralgici del territorio, nel tentativo di intercettare i malviventi. I risultati sono arrivati, perché dopo qualche ora il furgone bianco è stato nuovamente individuato mentre, precedeuto da un suv, proveniva da una strada di campagna. Nessuno dei due mezzi si è fermato all'alt dei carabinieri. Al contrario, il furgone ha perfino tentato di speronare una delle pattuglie. Fuga però terminata a poche centinaia di metri dal posto di blocco, quando il malvivente alla guida ha perduto il controllo del mezzo precipitando in un fosso e venendo dunque immobilizzato dai militari. I due occupanti del suv, invece, dopo aver urtato il guardrail, sono scesi dall'auto fuggendo a piedi per le campagne circostanti, facendo perdere le proprie tracce.
Dalle successive indagini è emerso che il suv era stato appena rubato da una cantina vinicola di Salaparuta, oltre a 1500 litri di gasolio, cassette di vino, ed attrezzatura varia. Il furgone utilizzato dal malvivente arrestato invece era stato rubato a Roccamena. La refurtiva, per un valore complessivo di circa 35.000 euro, è stata restituita ai legittimi proprietari. La procura della Repubblica di Sciacca ha disposto gli arresti domiciliari per il cinquantatreenne arrstato. Provvedimento poi convalidato dal gip che ha disposto, nei confronti del cinquantatreenne, la misura cautelare dell'obbligo di dimora.