l’insegnante Patrizia Russo. Il femminicidio si è consumato all'alba di mercoledì nella camera da letto della loro casa di Solero, un piccolo centro in provincia di Alessandria. Sei o sette le coltellate mortali che hanno spento la vita della 53enne, da poco entrata di ruolo come insegnante di sostegno dopo anni di precariato nelle scuole Agrigentine. Interrogato dopo l'arresto, Giovanni Salamone in lacrime ha detto di aver commesso una sciocchezza, di essere stato colto da un raptus ma non ha fornito un reale movente sull'omicidio. Avrebbe però riferito agli investigatori di problemi economici in famiglia, di un grosso debito da saldare e di non reggere la lontananza dalla moglie, perché il suo precario lavoro in agricoltura non gli consentiva di vivere accanto alla moglie. Patrizia Russo era molto stimata e apprezzata nell'Agrigentino e chi le stava accanto non ha mai percepito malessere e problemi familiari.