nonché la capacità di affrontare il giudizio. Lo ha stabilito la Corte di Assise di Agrigento, presieduta dal giudice Wilma Angela Mazzara, nei confronti di Edgar Omar Nedelcov, il romeno di 25 anni accusato del duplice omicidio avvenuto a Naro nella notte tra il 4 e il 5 gennaio scorsi. La Corte di assise di Agrigento ha accolto la richiesta del legale dell'imputato, Diego Giarratana, nominando lo psichiatra Maurizio Marguglio che riceverà formalmente l’incarico il prossimo 22 novembre. Le vittime sono due donne, anche loro romene: Maria Rus e Delia Zanescu, 54 e 58 anni. Vennero entrambe massacrate nelle loro abitazioni, distanti 150 metri l’una dall’altra, nel centro storico di Naro. Il duplice omicidio, secondo quanto ricostruito, sarebbe maturato in un contesto di degrado e scaturito da un episodio accaduto durante un festino ad alto tasso alcolico. Secondo l’accusa, il 25enne romeno, dopo avere partecipato ad una cena con le due vittime e un altro amico, dopo avere ricevuto un rifiuto alle sue avance sessuali, si sarebbe introdotto in casa di Maria Rus, in vicolo Avenia, e l'avrebbe colpita più volte, con estrema violenza, con pugni e oggetti contundenti sul viso e sul corpo, provocando un trauma maxillo facciale e fratture multiple che ne provocarono la morte. Il romeno si sarebbe poi accanito sul cadavere della vittima incendiandolo. Da vicolo Avenia si sarebbe poi spostato in via Vinci dove, sempre secondo l'accusa, si sarebbe introdotto nell'abitazione di Delia Zarnescu forzando il portone. L’avrebbe poi colpita con violenza al viso, al torace e nel resto del corpo, con diversi oggetti presenti in casa, fino ad ucciderla. A carico dell'imputato ci sarebbero numerose prove fra cui alcune testimonianze e le immagini di videosorveglianza che lo immortalerebbero all'uscita dall'abitazione dopo avere commesso il primo omicidio. La Corte di Assise ha rinviato l’udienza al prossimo 22 novembre quando, oltre ad essere conferito l’incarico allo psichiatra per la perizia, verrà sentito anche il medico legale intervenuto subito dopo il duplice omicidio. I familiari delle vittime si sono costituiti parte civile, rappresentati dagli avvocati Calogero Meli e Giovanni Salvaggio, così come l’associazione “Insieme a Marianna”, rappresentata dall’avvocato Giorgia Parisi.