A Ravanusa oggi è il giorno del ricordo e della commemorazione delle vittime della strage di via Trilussa. In mattinata è stata celebrata la santa messa, poi la manifestazione che si è svolta nel luogo della tragedia, quello in cui tre anni fa una violenta esplosione causata da una fuga di gas causò il crollo di decine di palazzine e la morte di 9 persone, tra le quali anche quella dell’infermiera trentenne al nono mese di gravidanza. Il bambino che portava in grembo sarebbe dovuto nascere il 15 dicembre. Nove vittime in quella tragica notte tra il sabato e la domenica dell’11 dicembre del 2021, quella che trasformò la via Trilussa in un inferno di macerie. Furono necessari tre giorni prima di recuperare i corpi delle vittime, nonostante il massiccio impiego di uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e delle forze dell’ordine. I familiari attendono giustizia con il processo che va avanti e proprio domani è in programma una nuova udienza, ma tre anni dopo la strage il sindaco di Ravanusa ha voluto denunciare anche come la promessa della ricostruzione non sia sia ancora concretizzata. “ I 24 milioni di euro di cui tanto si è parlato, non sono ancora arrivati e le persone che hanno perso la casa stanno ancora aspettando” ha dichiarato Salvatore Pitrola evidenziando come la delibera si sia fermata tra le maglie della burocrazia regionale. Adesso, ha aggiunto, è il momento della concretezza, questa ferita va rimarginata subito perchè le persone adesso cominciano a non avere più fiducia.