sta interessando il territorio comunale di Montevago. Dalle 22:50 di ieri sera ce ne sono state altre quattro. La più intensa, di magnitudo 2.4, è stata registrata dall'Ingv poco dopo la mezzanotte. Tutti movimenti tellurici lievi. La magnitudo più alta tra quelle che hanno interessato il territorio (2.7), tutte con epicentro a pochi chilometri a nord dal centro abitato, rimane quella delle 15:48 di ieri, 26 dicembre. "È riaffiorata la paura della tragedia del 1968", dice la sindaca Margherita La Rocca Ruvolo. Prima cittadina che ha attivato, a scopo precauzionale, le procedure di sicurezza. Altre scosse, anche queste lievi, hanno interessato anche i comuni di Partanna e Salaparuta. Una Valle del Belice che, dunque, torna sotto i riflettori.
Non è solo il comune di Montevago naturalmente ad avere attivato le procedure di protezione civile attraverso la convocazione da parte del sindaco del centro operativo comunale. La Protezione civile regionale, in un provvedimento firmato dal suo capo Salvo Cocina, ha invitato i sindaci dell'intera zona, compresi quelli di Santa Margherita di Belice, Salaparuta e Partanna (altre zone interessate da episodi dello sciame sismico in corso) a fini precauzionali, tramite proprie strutture e degli enti proprietari con il supporto del volontariato di protezione civile a verificare le infrastrutture strutture pubbliche e di uso pubblico nonché quelle già inagibili e/o a maggior rischio; a diffondere le regole di corretto comportamento alla popolazione (vedi campagna “io non rischio”), a verificare funzionalità propria struttura protezione civile e COC;
a stabilire e mantenere contatti con prefetture, vvf e sale operative.