nel reparto di otorinolaringoiatria dell'ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, l'uomo di 50 anni di Menfi vittima nei giorni scorsi di una brutale aggressione avvenuta nel comune belicino. Ad operarlo, l'equipe guidata dal primario Mario Chillura. Un episodio di violenza inaudita che ha scosso la comunità menfitana. Il cinquantenne è stato aggredito a calci e pugni sol perché non aveva soldi nel portafogli. Un episodio gravissimo su cui indagano i carabinieri della locale stazione. L'uomo si stava recando a comprare il pane quando ad un certo punto, nella zona di via Addolorata, è stato costretto a scendere dall'auto dopo che i malviventi hanno lanciato un oggetto contro la sua vettura, per farlo fermare e poterlo rapinare. Al suo rifiuto, dato che non aveva denaro con sé, è stato brutalmente pestato. «Erano le 6,30 del mattino – ha raccontato il cinquantenne a Francesca Capizzi del Giornale di Sicilia - e mentre mi recavo al panificio ho visto che da un'altra auto mi avevano lanciato un oggetto. Così sono sceso dall'auto e ho chiesto spiegazioni. Non l’avessi mai fatto, mi hanno chiesto soldi e io ho risposto che avevo pochi spicci e ho anche fatto vedere il mio portafogli, ma loro si sono innervositi di più e mi hanno picchiato senza pietà. Quattro mi hanno aggredito e uno o due, non ricordo bene, aspettavano in auto". Poco dopo l'uomo, in evidente stato di choc, è stato soccorso dal figlio e trasportato in ospedale dove è stato ricoverato per i vari traumi riportati tra cui la rottura del setto nasale per la quale, come si diceva, è stato sottoposto questa mattina ad intervento chirurgico. A quanto pare, l'auto degli aggressori è stata segnalata da altre persone e pare sia stata vista nei pressi di due esercizi commerciali, dove avrebbero creato caos e tentato dei furti, senza riuscirvi, oltre a danneggiare auto parcheggiate in alcune vie del paese. Sulla vicenda indagano i militari dell'Arma della stazione di Menfi. Dopo l'aggressione, il cinquantenne ha anche lanciato un appello al sindaco Vito Clemente per risolvere il problema della mancanza di telecamere di videosorveglianza. È stato il vicesindaco Sandro La Placa ad annunciare che nel giro di qualche mese l'amministrazione dovrebbe riuscire a rendere funzionanti le telecamere nei punti strategici della città, ma ha precisato che non sarà possibile coprire l’intero territorio. Il sindaco Vito Clemente ha condannato la brutale aggressione. «Siamo certi che le forze dell’ordine individueranno gli aggressori - ha detto - e siamo vicini alla famiglia».