regionale della Lega Luca Sammartino è stato assolto dal Tribunale di Catania dalle accuse di corruzione elettorale. Come si ricorderà l'ex vicepresidente della Regione Siciliana era finito tra i trentotto indagati dell'inchiesta denominata “Report” portata avanti dalla DDA di Catania con indagini della Guardia di Finanza e ipotesi di corruzione e di scambi di favori a fini elettoriali.
Le reazioni del deputato regionale e del suo entourage, all'indomani dell'assoluzione dall'inchiesta “Report”, non possono essere che di soddisfazione. “Pur dispiaciuto per il calvario politico e umano che ho dovuto subire in questi anni, dopo la sentenza di assoluzione sono soprattutto soddisfatto per l’esito di questa dolorosa vicenda, che ho affrontato con la consueta coerenza, dimostrando, nei fatti e non a parole, la fiducia nella magistratura” - ha dichiarato l'ex assessore regionale all'agricoltura.
“Apprendiamo con soddisfazione dell’assoluzione del collega Luca Sammartino nel processo di Catania. Eravamo convinti della liceità dei suoi comportamenti e, sin dall’inizio delle indagini, abbiamo manifestato la nostra solidarietà al collega e, al contempo, ritenuto che nella fase dibattimentale le accuse sarebbero cadute”. Lo affermano i deputati regionali della Lega Salvo Geraci, Pippo Laccoto, Vincenzo Figuccia e Mimmo Turano. “L’esito del processo – concludono i quattro deputati leghisti - restituisce serenità ad un politico che si è sempre speso per gli interessi generali della Sicilia, con un impegno continuo e forte nel risolvere problematiche della regione, avendo sempre le l’obiettivo dello sviluppo della Sicilia e il riscatto di questa terra fortemente penalizzata dal divario infrastrutturale e dalla condizione di insularità. Sammartino è stato sempre un punto di rifornimento per la nostra comunità politica e a lui riconosciamo la capacità e la determinazione nel continuare un’azione politica che condividiamo pienamente”.
Per Luca Sammartino resta tuttora aperta l'ultima inchiesta denominata "Pandora", inerente altri presunti casi di corruzione elettorale e la cui prima udienza dovrebbe celebrarsi il prossimo marzo.