del versante occidentale della provincia di Agrigento i furti di cavi di rame. Ad essere preso di mira questa volta un cantiere in corso di esecuzione a Menfi in via Santi Bivona. Ignoti, quasi sicuramente più di uno, hanno rubato almeno 300 metri di cavi di rame e numerosi attrezzi da lavoro di vario genere. Il valore e il danno è stato stimato in oltre dieci mila euro.
A denunciare l'accaduto il titolare del cantiere edile, un imprenditore che si è rivolto ai carabinieri della stazione di Menfi. La denuncia è stata sporta contro ignoti e dei fatti è stata informata, ovviamente, la Procura della Repubblica di Sciacca.
Da quanto si apprende, il danno provocato all'impresa non era coperto da alcuna polizza assicurativa, mentre il furto sarebbe avvenuto durante le ore notturne. Il materiale, il cosiddetto “oro rosso”, evidentemente, è tornato a far gola ai criminali che lo rivendono al mercato nero.
Non passa giorno senza cui non vengano denunciati furti di questo genere sia ai danni di imprese e cose pubbliche sia ai danni di privati. A Menfi, due mesi fa, due distinti furti erano stati denunciati prima in contrada Feudotto e poi, pochi giorni dopo, in contrada Cavarretto; a Sambuca di Sicilia il maxi colpo ai danni della locale sede del Consorzio di Bonifica; a Santa Margherita di Belice ad essere razziati erano stati i cavi dell'illuminazione pubblica di contrada Itria con numerose case di campagna al buio; illuminazione pubblica nel mirino recentemente anche a Santo Stefano Quisquina e, per finire, ieri i furti di cavi di rame all'impianto di sollevamento dei Pozzi Carboj di Sciacca con gravi disagi di approvvigionamento idrico in almeno undici Comuni della provincia di Agrigento.
Non è escluso che ad agire possa essere sempre la stessa banda o, comunque, che quantomeno vi sia sempre la medesima regia criminale.