l'uomo di 44 anni di Racalmuto arrestato domenica scorsa con l'accusa di avere fatto irruzione e di avere seminato il panico nel centro di accoglienza per migranti alla periferia del paese. Macaluso, pur avvalendosi della facoltà di non rispondere, ha comunque riferito di voler collaborare per chiarire tutti gli aspetti della vicenda. La pistola calibro 9 utilizzata domenica scorsa, puntata dapprima all'indirizzo di alcuni migranti e poi utilizzata per sparare tre colpi in aria, nonostante le perquisizioni a tappeto, non è stata ancora ritrovata. I carabinieri, nel garage dell’uomo, hanno invece rinvenuto un caricatore e una custodia. Momenti concitati, quelli vissuti domenica scorsa al centro di accoglienza, che sono stati ripresi con un cellulare da uno degli ospiti della struttura. Immagini risultate fondamentali per riconoscere e individuare l’aggressore, adesso accusato di minaccia aggravata e porto e detenzione illegale di arma. Ad oggi non è ancora chiaro il movente. Il giudice, nel convalidare l’arresto, ha applicato la custodia cautelare in carcere all’indagato per “garantire alla collettività che non si ripetano più gesti analoghi”.