una delle quali vede anche la presenza del noto attore Lino Banfi, si è trasformata in una autentica invasione di falsi carabinieri e finti avvocati quella che si sta registrando nell'ultimo periodo sul territorio di Sciacca e dintorni. Sulla base delle segnalazioni, ma soprattutto del ripetuto e costante modus operandi, sembra emergere una autentica organizzazione, gestita da ciò che oggi possiamo assimilare benissimo ad un agguerritissimo call center. E così, tra la chiamata di una compagnia telefonica che ci invita a cambiare gestore e una di un'altra di società che ci propone un depuratore dell'acqua in comodato d'uso, si inseriscono anche quelle di soggetti completamente privi di scrupoli, alla ricerca di persone sprovvedute (se anziane è meglio), convincendole della necessità di consegnare denaro e gioielli per sottrarre il figlio o la nipote, proclamati responsabili di incidenti in realtà mai accaduti, dalle grinfie della giustizia e delle scartoffie delle denunce. La telefonata lancia l'amo, se la vittima predestinata abbocca poco fuori dalla porta c'è il ladro pronto a bussare e a completare la truffa. Questo significa evidentemente anche che i ladri sono già appostati. Cosa, questa, che sicuramente sta inducendo le forze dell'ordine ad intensificare i giri di pattuglie in fase di perlustrazione.
Ieri l'ultimo episodio della serie ha riguardato una novantaduenne, indotta a disfarsi di 600 euro in contanti ma anche dei preziosi che, a quanto pare, ammontano a diverse migliaia di euro, pur di scongiurare guai alla figlia che - le era stato riferito - aveva causato un incidente con una donna incinta. Tutto falso, tutto farlocco, naturalmente. Per fortuna c'è chi non casca nel tranello. Se chi risponde alla telefonata è qualcuno che si informa o che guarda il telegiornale, capisce subito che dall'altra parte del filo c'è un truffatore. A Racalmuto e a Caltabellotta le vittime predestinate hanno mangiato la foglia, sottraendosi al raggiro. Altri due casi certi si sono verificati a Sciacca. Ma sono ancora tante, troppe, malgrado le campagne di sensibilizzazione promosse dalle forze dell'ordine, le persone che invece vanno nel panico per la brutta notizia ricevuta e che non esitano a fidarsi di persone evidentemente senza scrupoli, facendole addirittura entrare nella propria abitazione.
Gli anziani sono i soggetti maggiormente vulnerabili. L'Arma dei Carabinieri continua a fornire indicazioni sulla necessità di prestare attenzione e a non prestare fede a racconti immaginari. Eppure c'è ancora chi ci casca, come succede a quelli che ricevono, da un numero sconosciuto, l'sms di qualcuno che si qualifica come un parente diretto annunciando di avere perso il telefono e chiedendo soldi sulla base di altre ricostruzioni fantasiose talmente campate per aria e inverosimili da non avvicinarsi nemmeno lontanamente alla trama di un romanzo. Ricostruzioni delle quali però, persone evidentemente fragili si fidano. Il resto è storia nota. Le forze dell'ordine continuano a promuovere iniziative di sensibilizzazione.