stralcio abbreviato del processo “Nuova Cupola”. I giudici hanno stabilito che dovrà esserci un terzo processo di appello per 9 imputati. A tornare sul banco degli imputati, soprattutto, il sambucese Leo Sutera: per lui, la condanna a 3 anni, in continuazione con la sentenza dell'operazione Cupola, è definitiva, ma si dovrà stabilire se c'è stata o meno l'aggravante di riciclaggio di denaro in essere all'organizzazione mafiosa.
La pena, quindi, potrebbe essere aumentata o confermata, ma in ogni caso non diminuita. Dal punto di vista giudiziario, situazione simile anche per gli altri 8 imputati. Si tratta di Francesco Ribisi, già condannato a 15 anni e 4 mesi: i giudici dovranno valutare, oltre al riciclaggio di denaro, pure l'episodio di una rapina che potrebbe essere stata eseguita per finanziare la consorteria mafiosa.
Stessa situazione per Giovanni Tarallo, braccio destro di Ribisi, condannato a 15 anni. Gli altri 6 imputati, per il terzo processo di appello, sono: Luca Cosentino (già condannato a 10 anni e 8 mesi), Fabrizio Messina 6 anni, Pietro Capraro 9 anni e 2 mesi, Giuseppe Infantino 11 anni e 8 mesi, Natale Bianchi 9 anni e 10 mesi e Antonino Gagliano 8 anni. Per tutti loro, da valutare l'eventuale riciclaggio di denaro.
Tra questi, al momento, l'unico ad essere libero è Messina che ha già scontato 4 anni relativi alla sua pena. Per lo stralcio abbreviato del processo Nuova Cupola sono stati già consumati 5 processi e due sentenze di Cassazione: adesso questo ennesimo annullamento con rinvio e terzo processo di appello per 9 imputati, alcuni dei quali al 41 bis.
Come si ricorderà, il blitz Nuova Cupola era avvenuto nel 2012 ed aveva portato al fermo di 55 individui accusati di aver rimesso in piedi la mafia agrigentina dopo gli arresti dei boss latitante Giuseppe Falsone e Gerlandino Messina, con Leo Sutera che, sentenze alla mano, ha preso la reggenza sostituendosi a Falsone.