14 imputati coinvolti nella maxi inchiesta antimafia denominata “Icaro”. A distanza di un anno dalla sentenza di primo grado per coloro che avevano scelto il rito abbreviato, saranno ridiscusse le posizioni di 14 soggetti. In primo grado, i giudici avevano optato complessivamente per 12 condanne e 10 assoluzioni. Otto imputati, assolti in primo grado, non figurano adesso nella lista dell’appello perché le sentenze, a suo tempo, non sono state impugnate e quindi sono diventate definitive. In appello tornano sul banco degli imputati Giuseppe Lo Pilato, Antonino Iacono, Pietro Campo, Leonardo Marrella, Francesco Capizzi, Francesco Tarantino, Francesco Messina, Mauro Capizzi, Santo Interrante, Giacomo La Sala, Rocco D’Aloisio, Tommaso Baroncelli, Emanuele Riggio e Diego Grassadonia. Il processo si terrà davanti ai giudici della terza sezione della Corte di Appello di Palermo.
Dall'inchiesta “Icaro” a quella “Montagna”. Raffaele Fragapane, 40enne di Santa Elisabetta, ritenuto dai magistrati figura centrale nei nuovi assetti mafiosi provinciali, è stato definitivamente scarcerato. La Cassazione, infatti, ha respinto il ricorso della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo che aveva impugnato la scarcerazione. Il Tribunale del Riesame ha annullato l'arresto, si legge testualmente, per “difetto di valutazione” e “insussistenza di gravi indizi di colpevolezza”. La Cassazione ha annullato il provvedimento anche nei confronti di Adolfo Albanese, 71enne di Petralia Sottana, che era ai domiciliari. La sua posizione sarà valutata nuovamente dai giudici del Riesame. Il blitz “Montagna” dello scorso gennaio aveva portato in manette una sessantina di soggetti, più della metà sono stati liberati dal Riesame in aperto contrasto con i magistrati della DDA di Palermo. Un'inchiesta che rischia, dunque, adesso di sgonfiarsi tra ricorsi e carte bollate.