O, per meglio dire, almeno uno. Le ultime novità riferiscono che ad essere inutilizzabile, adesso, è anche la TAC. Un guasto che, a cascata, causa disagi su disagi. E così il Centro Unico di Prenotazione nelle ultime ore si è visto costretto a contattare tutti i pazienti esterni in lista d'attesa per un esame che, evidentemente, è stato rimandato a data da destinarsi. Un guasto che, naturalmente, mette in crisi l'intero sistema, anche quello degli esami agli stessi degenti, a partire da quelli affetti da tumore. Si confida che questo guasto verrà riparato a breve. La conseguenza è anche l'inevitabile dirottamento degli esami diagnostici presso altre strutture ospedaliere. Una vicenda, quella della TAC, che fa il paio con la indisponibilità della cosiddetta "Camera bianca", quella annessa all'unità operativa di Farmacia, che serve a preparare i farmaci da sottoporre ai malati che necessitano di chemioterapia. Qui è saltato uno degli impianti di defrigerazione. E così gli addetti a questo servizio sono costretti, tutte le mattine, a recarsi al San Giovanni di Dio di Agrigento per preparare, qui, ciò che non possono preparare più a Sciacca. Un intervento di sistemazione è stato garantito per i prossimi giorni. Tuttavia, stando a quanto si apprende, pare che, sulla base di motivazioni varie, il ripristino della normalità non potrà avvenire prima del prossimo mese di settembre.