rinviati a giudizio perché accusati di vari tentativi di incendio ai danni di automobili e di un autocarro, episodi che sarebbero avvenuti tutti nel centro crispino. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Sciacca, col sostituto procuratore Christian Del Turco. A finire sotto processo, dopo la decisione del GUP del Tribunale Rosario Di Gioia, i riberesi Gaetano Clemente, 51 anni, Eduardo Bordonaro, 52 anni, e Maurizio Carbone, 44 anni.
I fatti contestati, a vario titolo, si sarebbero svolti lo scorso anno ai danni di 5 autovetture e di 1 autocarro, mezzi che sarebbero stati danneggiati pesantemente da alcuni roghi, con il rischio e il pericolo che le fiamme potessero propagarsi alle vicinanze. Secondo l'accusa, i tre uomini avrebbero appiccato gli incendi senza alcuna motivazione di rilievo, solo per danneggiare.
Nessuna richiesta estorsiva e nemmeno alcun risentimento verso i proprietari degli autoveicoli. I veicoli bruciati erano di proprietà di anziani oppure di casalinghe che denunciarono i fatti alle forze dell'ordine. I carabinieri della locale tenenza hanno eseguito le indagini che sono giunte adesso a questo risultato. Clemente e Bordonaro sono difesi dall'avvocato Giovanni Di Caro e le investigazioni riguardanti loro due sono state svolte pure attraverso intercettazioni, mentre Carbone, rinviato a giudizio per l'incendio dell'autocarro, con le fiamme che si sono estese anche ad un'abitazione vicina, è assistito dall'avvocato Giovanni Forte. Secondo i difensori, i tre indagati sono totalmente estranei ai fatti che gli vengono imputati. Il processo comincerà il prossimo 20 ottobre presso il tribunale di Sciacca.
Come si ricorderà, lo scorso anno, si era persino generata, tra i riberesi, una sorta di psicosi a causa dei ripetuti danneggiamenti, avvenuti tutti nel giro di poco tempo l'uno dall'altro. Da allora è ancora più pressante e massiccio il controllo del territorio crispino da parte delle forze dell'ordine.