che ieri pomeriggio ha interessato una vasta zona compresa tra la via San'Agata dei Goti vicino al cimitero e la contrada Ferraro. Pochi dubbi sulla natura dolosa, si sta cercando di localizzare il punto esatto in cui le fiamme si sono sprigionate per risalire agli eventuali responsabili, ma accertare anche il dolo di eventuali proprietari di aree incolte e invase dalle sterpaglie nonostante già da settimana sia stato imposto, con apposita ordinanza del sindaco, l'obbligo di provvedere alla pulizia e bonifica. Intervento che risulta fondamentale soprattutto quando le aree sono quelle a ridosso di abitazioni, come successo ieri pomeriggio.
L'allarme è scattato poco prima delle 16, in via Acerra. Da lì, le fiamme alimentate dal forte vento si sono propagate verso la località Ferraro, quartiere in espansione della città di Sciacca , generando il panico tra i residenti che sono usciti per strada e hanno seguito le operazioni dei vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca, nonostante l'aria fosse diventata irrespirabile a causa delle colonne di fumo che nel frattempo hanno avvolto la località. Alcune abitazioni sono state evacuate per precauzione, anche se i proprietari non si sono voluti allontare temendo per le proprie case.
Fortunatamente, grazie anche ai rinforzi arrivati dai vigili del fuoco di Santa Margherita Belice e Agrigento, oltre agli uomini della forestale e della protezione civile, si è riusciti in serata a domare le fiamme che però hanno completamente distrutto due camion e un furgone di una azienda operante nella zona. Oltre alle abitazioni dei privati, si è temuto infatti anche per le diverse attività presenti tra la contrada Ferraro e l'area del cimitero di Sciacca. Le fiamme hanno lambito le recinzioni di diverse aziende, tra queste la cooperativa La Madre Terra, e si è reso necessario anche allontanare gli animali che si trovavano all'interno di una stalla.
Insomma, è stata una domenica pomeriggio di grande apprensione, che ha fatto ricordare la brutta esperienza vissuta la scorsa estate, sempre nel mese di luglio, nella zona di Sant'Agostino, in pieno centro, per l'incendio che interessò il boschetto di località Pierderici.
La difficoltà anche ieri è stata quella di domare l'incendio prima che potesse interessare abitazioni o attività commerciali e artigianali circondate da vari appezzamenti di terreno, la maggior parte incolti, dove le fiamme con il forte vento hanno avuto facilità a propagarsi.
Sul posto, oltre ai vigili del fuoco e agli uomini della forestale, sono intervenuti anche i responsabili della protezione civile di Sciacca e polizia e carabinieri. In serata l'allarme è rientrato, ma la maggior parte dei residenti ha dovuto fare i conti, a quel punto, anche con la puzza di bruciato che ha invaso le loro abitazioni.
Quello che è accaduto ieri in località Ferraro deve rappresentare un forte campanello d’allarme per l’amministrazione comunale, commenta oggi il consigliere Salvatore Monte che sollecita controlli ancora più serrati nei confronti dei proprietari di terreni privati a rimuovere erbacce e quanto altro possa generare incendi o danni alla salute pubblica. Lo stesso, aggiungere il consigliere, deve fare il Comune di Sciacca con le vaste aree di sua proprietà che, ancora oggi, risultano non ripulite , l'esempio citato è quello dell'area antistante Via Eleonora D’Aragona.
Il problema relativo al “rischio incendi” non interessa esclusivamente le aree perimetrali alla città ma anche zone del centro storico.
Una grido di allarme arriva, stamattina, da Via Quartararo, con i residenti e titolari di b&b che hanno chiesto formalmente all’amministrazione di sollecitare la rimozione di erbacce e rifiuti vari da un lotto di terreno che insiste proprio in quella via.