Ed è almeno la terza volta in pochi anni che, grazie a Dio, non succede nulla di irreparabile. Nel senso che nessuno si fa male. Ma è un'arteria che conferma, evidentemente, tutta la sua vulnerabilità. Così come altamente vulnerabile, d'altronde, è l'intero territorio di Sciacca. In via Giovanni XXIII il danno pare essere scaturito ancora una volta dal solito problema ad un impianto idrico vetusto, da rifare. Gli addetti della protezione civile del comune di Sciacca hanno al momento transennato l'area interessata dalla frana. Un nuovo sopralluogo alla luce del sole, all'alba, sarà indispensabile per stabilire l'eventuale chiusura totale dell'arteria. In attesa, poi, che Girgenti Acque effettui il nuovo intervento di riparazione che, si confida, sia il più tempestivo possibile. Il rapporto tra Sciacca e le frane purtroppo continua ad essere troppo intenso. Una città che continua a subire in successione eventi franosi su eventi franosi. Dalla stazione di carburanti di piazza Libertà precipitata di sotto alla via Gerardi, passando per la via Friscia Maglienti a tutti i danni causati dalle alluvioni. Sciacca sta franando, forse sta perfino sprofondando. Le metafore sul senso anche politico potrebbero sprecarsi.