controlli a tappeto per i Carabinieri di Agrigento. A seguito dell'ultima raffica di controlli sul litorale costiero agrigentino, i militari hanno arrestato, in totale, 5 persone, mentre altre 6 sono state denunciate. Il servizio straordinario di controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità diffusa, è stato portato avanti dai Carabinieri delle Compagnie di Agrigento, Sciacca e Licata. Una settantina, nel complesso, i militari impegnati sul campo che hanno effettuato, inoltre, numerosi posti di blocco, controllato circa 200 veicoli, identificato 400 persone e sanzionato diversi soggetti per infrazioni al codice della strada, in particolar modo per l'utilizzo del cellulare alla guida. Verifiche ed accertamenti sono stati espletati anche nei confronti di un centinaio di persone sottoposte a misure restrittive, disposte dall'Autorità Giudiziaria. A seguito di questi controlli, 5 gli arresti: tre per furto aggravato di acqua pubblica, uno per evasione dagli arresti domiciliari ed uno in quanto destinatario di un ordine di carcerazione per una pena di 3 anni e 8 mesi ancora da scontare. I tre soggetti arrestati per furto di acqua sono stati bloccati a Porto Empedocle e sottoposti alla misura degli arresti domiciliari: si tratta di un empedoclino e di due soggetti originari del Blangadesh. I controlli si sono concentrati, inoltre, sul contrasto ai commercianti ambulanti per la lotta contro la contraffazione ed ai parcheggiatori abusivi, verifiche effettuate con il supporto delle polizie municipali, nelle principali località del litorale costiero: sei i denunciati e migliaia di euro di sanzioni amministrative elevate, con il sequestro di un ingente quantitativo di borse e portafogli contraffatti. Identificati e multati anche tre parcheggiatori abusivi.
Controlli, ma anche gravi casi di cronaca. Nelle ultime ore, si è verificato un caso di maltrattamenti in famiglia: un 42enne licatese ha sequestrato per l'intera notte moglie e figlio. I carabinieri sono intervenuti a seguito di una richiesta di aiuto: i militari hanno fatto irruzione, liberato la donna e il bambino, e bloccato l'uomo, già noto alle forze dell'ordine, che aveva provato a fare resistenza barricandosi dentro la sua abitazione. Il soggetto è stato portato in carcere, accusato di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.