e fanno amicizia attraverso i social network. In molti casi ne scaturiscono dei significativi legami di conoscenza e, più o meno, di semplice stima reciproca; in qualche altro caso, invece, ne vengono fuori vere e proprie storie d'amore che possono culminare nel matrimonio o nella convivenza. Non manca, però, anche il caso limite, quello in cui si scopre, per esempio, che la persona che stava dall'altra parte dello schermo di un computer non era così dolce e romantica per come si credeva.
È accaduto così che una donna di 50 anni di Sciacca ha dovuto rivolgersi alla Polizia di Stato dopo che l'uomo che aveva conosciuto su Facebook, residente in un paese della Campania, e che non aveva esitato a raggiungerla in Sicilia intraprendendo con lei una convivenza, si era a mano a mano rivelato aggressivo e violento, dedito all'alcol, arrivando a minacciare di morte la compagna, distruggendole i mobili di casa e i vetri delle finestre.
Gli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza di Sciacca, agli ordini del dirigente Luca Pipitone, hanno denunciato l'uomo per danneggiamento aggravato, minacce, lesioni personali e possesso di oggetti atti ad offendere. Al momento è stata disposta nei suoi confronti la misura di prevenzione del foglio di via. Non potrà più fare ritorno a Sciacca per almeno tre anni. L'ipotesi di reato delle lesioni personali indica, evidentemente, che l'uomo possa anche avere picchiato la donna. L'ultima fase della vicenda si e' svolta sotto la casa della donna, dove l'uomo si era recato minacciandola di morte, ubriaco. In macchina deteneva un martello Una vicenda che naturalmente dovrà fare il corso regolare davanti alla giustizia, ma che in qualche maniera, e senza volere generalizzare, è piuttosto indicativa della deriva assunta dalla qualità dei rapporti umani, sempre più definita all'interno di canali tecnologici che se usati male comportano conseguenze rischiose, come il caso in specie. Gli episodi di cronaca che si susseguono sul fronte delle violenze che, col passare del tempo, qualche volta culminano in esiti tragici. Non è stato questo il caso, ma ovviamente l'invito alla prudenza non è mai eccessivo. Un invito alla prudenza che, d'altronde, scaturisce anche da situazioni diverse dalla natura delle conoscenze che possono nascere su un social network, ma anche dalle possibili truffe online. Ma questa è un'altra storia.